All'ultimo piano di un edificio di nuova costruzione, sono stato chiamato ad intervenire allo stato di grezzo avanzato, con la distribuzione primaria già pressochè definita e la colonna impianti posata. La richiesta del cliente è quella di pensare ad una "casa per la vita", a partire da una planimetria strutturata, con una frammentazione di spazi, che poco si rapportano e dialogano con l'ampia terrazza esterna. L'obiettivo condiviso diventa quello di ridurre gli elementi caratterizzanti dello spazio, giocando per così dire con le azioni del nascondere e dell' incassare , per massimizzare la superficie utile a disposizione. Il risultato è una scatola compatta ed omogenea, nonchè aperta, con una fluidità di spazi che permettono la visione senza soluzione di continuità dalla cucina, al pranzo, al living ed infine al cannocchiale esterno del terrazzo, parzialmente coperto. Una rivestimento verticale a pannelli apribili, che riprende la stessa essenza del pavimento, funge da sfondo alla zona giorno e conferisce profondità e continuità all'ambiente, integrando il passaggio alla zona notte e l'impianto di condizionamento. Lo spazio dell'abitazione si delinea così come un unicum , suddiviso in due ambiti giorno/ pubblico e notte/ privato, in cui in un gioco di rimandi e continuità assolve al compito di creare uno spazio semplificato per la vita quotidiana del committente.
Enrico Dal Zotto fotografo.